Despacho andino: una esperienza spirituale milanese
La mia esperienza con il Despacho andino per chiedere un aiuto agli spiriti del territorio di Milano.

Introduzione
Questo testo è frutto degli appunti che presi in seguito ad un incontro con un Paqo, uno sciamano della tradizione andina.
Le particolari condizioni portarono alla formazione di un piccolo gruppo di allievi, con i quali condivisi un breve percorso di iniziazione.
Qui ho deciso di riportare la procedura che seguimmo per eseguire un "Despacho", ossia una offerta, agli spiriti del territorio di Milano.
La cosmovisione energetica Q'ero
Il rituale che descriverò fa parte di un sistema di conoscenze spirituali che origina nella antica cultura Inca. Gli insegnamenti Inca sono stati tramandati di generazione in generazione e sono custoditi dalla popolazione andina Q'ero.
I Q'ero credono in una forza vitale, una energia vivente (Kausay in lingua Quechua) che permea tutto ciò che esiste nell'universo. Questa energia è vista come la linfa vitale che connette tutto e tutti. Comprendere come funziona è alla base della loro pratica spirituale.
Un concetto fondamentale nella cultura Q'ero è il principio di reciprocità e condivisione energetica (Ayni). Il principio di reciprocità regola il modo in cui si dovrebbe scambiare l'energia con l'ambiente e gli altri esseri umani. Mantenere l'equilibrio e l'armonia energetica è infatti essenziale per il benessere individuale, collettivo e naturale.
Esistono due tipologie energia: l'energia sottile (Samiy) è leggera, scorrevole come l'acqua di un torrente. Questa energia è lo stato naturale delle cose ed è in grado connettere ed armonizzare l'universo.
Opposta al Sami troviamo l'energia pesante (Ucha). Questa è una energia densa e stagnante come l'acqua di una pozzanghera. L'energia pesante è tipica dell'essere umano e produce disarmonia ed emozioni negative.
Nella pratica spirituale degli Q'ero, l'obiettivo è lavorare per trasformare e "digerire" l'energia pesante in energia sottile. Questo processo può essere svolto avvalendosi di tecniche meditative, rituali di purificazione e cerimonie come il Despacho.

Cosa è e a cosa serve il Despacho
Il Despacho è una cerimonia che prevede la preparazione e la donazione di una offerta rituale. Questa offerta sarà composta da ingredienti quali elementi naturali (es. foglie o fiori) e piccoli oggetti simbolici (es. conchiglie o pietre).
Il termine "Despacho" deriva dallo spagnolo e significa "dispaccio" nel senso di "missiva" o "spedizione". Il Despacho rappresenta in effetti un'offerta sacra che viene "consegnata" agli spiriti.
Il Despacho permette di comunicare con l'energia vivente e con gli spiriti che ci circondano. È un atto energetico utile per esprimere gratitudine, armonia o per chiedere un aiuto per situazioni specifiche.
Diversi tipi di Despacho
Quando si progetta un Despacho bisogna considerare la motivazione per il quale lo stiamo creando e la direzione dove è necessario che scorra l'energia. Ci sono due direzioni possibili che possiamo dare all'energia: verso l'alto e verso il basso. Questa energia può essere indirizzata per propiziare, allontanare o trasformare certe situazioni: analizziamo i vari casi.
Despacho "verso l'alto" per propiziare (fuoco)
Il Despacho propiziatorio è utile per ricevere energia fine ed è legato all'azione, all'energia maschile propulsiva. Un Despacho la cui energia deve andare verso l'alto andrà bruciato nel fuoco. Questo tipo di Despacho è il più veloce ad essere recapitato.
Despacho "verso il basso" per allontanare (acqua)
Se l'obiettivo del Despacho è di allontanare ed eliminare blocchi o dipendenze energetiche, questo verrà lasciato all'acqua corrente (come quella di un fiume). Questa offerta è più lenta rispetto a quella del fuoco.
Despacho "verso il basso" per trasformare (terra)
Se il Despacho ha l'obiettivo di digerire le energie stagnanti o ripristinare un circuito energetico interrotto (come nel caso di stati emotivi che "bloccano") questo verrà sotterrato nella terra.
Se si sta realizzando un Despacho per aiutare una persona, ad esempio, questo potrebbe essere sotterrato in un luogo vicino a dove questa persona vive. Un Despacho sotterrato impiega molto tempo ad essere accolto.
A seconda dei casi specifici (o per agire su più fronti) è possibile usare una combinazione di più forme di Despacho (ad esempio prima allontanando i blocchi, poi trasformando, poi propiziando le energie).

Il Kintu: l'offerta di amore, conoscenza e volontÃ
Uno degli ingredienti principali del Despacho sono i cosiddetti "Kintu". Un Kintu consiste in tre foglie esteticamente perfette di una pianta sacra del luogo in cui si sta eseguendo il rituale. Nelle Ande si usano tradizionalmente le foglie di coca. In Italia è possibile usare foglie di alloro o di ulivo.
Questo trio di foglie rappresenta i tre poteri fondamentali che ogni essere umano possiede e che dovrebbe coltivare: l'"amore volontario" (Munay), la "conoscenza" (Yà chay) e la "volontà di agire" (Llankay). Donare un Kintu significa difatti donare il proprio totale impegno come esseri umani.
Gli spiriti secondo la tradizione andina e gli spiriti Milanesi
Come detto in precedenza, secondo la cosmovisione andina viviamo in un cosmo di energia vivente e consapevole. L'ambiente naturale è popolato da una nutrita varietà di spiriti e divinità . Esistono tre categorie di esseri sacri che vengono coinvolti nel rito del Despacho: Apu, Llacta e Ayllu.

Gli Apu, i divini spiriti delle montagne
Gli "Apu" sono spiriti che spesso risiedono nelle montagne, le quali sono esse stesse delle divinità . Gli Apu sono gli spiriti più venerati e rispettati in quanto guardiani e protettori delle terre circostanti.
Per quanto riguarda il territorio di Milano gli Apu più importanti sono:
- S. Ambrogio ♂ (nord)
- S. Maria Nascente ♀ (sud)
I Llacta, gli spiriti protettori dei luoghi
Il termine "Llacta" viene usato per indicare una comunità o un villaggio, ma è anche utilizzato per indicare gli spiriti o le divinità che sono legati a un luogo o a una località particolare. Le divinità o gli spiriti legati a un Llacta sono spesso invocati per ottenere protezione e benedizioni per una specifica comunità .
I Llacta meneghini sono:
- Monte Stella ♂ (ovest)
- Collinetta Lambro ♀ (est)
Gli Ayllu, gli spiriti naturali minori
Gli "Ayllu" sono spiriti o entità associate a forze ancestrali o elementi naturali specifici, come le sorgenti d'acqua, i boschi, i fiumi o altre caratteristiche geografiche.
Gli Ayllu di Milano sono:
- Resegone (nord-est, vicino a 1)
- Chiaravalle (sud-ovest, vicino a 2)
- Monte Rosa (nord-ovest, vicino a 1)
- Vergine o S. Giovanni alle fonti (nord-est, vicino a 4)
- Olona (sud ovest, vicino a 3)
- Apostoli (nord ovest, vicino a 3)
- S. Michele o Seveso (sud est, vicino a 4)
Nella cerimonia del Despacho gli Ayllu citati sopra sono sostituibili con luoghi personali e distanti da noi, ma vicini a dove è richiesto il loro intervento.
La creazione del Despacho: istruzioni passo passo
È importante iniziare il rituale con la mente chiara. Aprire uno spazio sacro può essere di grande aiuto. Si lavora generalmente su un foglio di carta quadrato che funge da contenitore fisico e simbolico per l'offerta.
Materiali
- Carta biodegradabile 50 x 50 cm circa
- Foglie di lauro (alloro) o ulivo
- Oggetti simbolici
Fase 1: la preparazione e l'armonia degli opposti
Il rituale inizia prendono due simboli: una croce (maschile) e una conchiglia (femminile). Si recita una breve invocazione e soffia su di essi per "imprimere" l'intenzione di evocare i principi che rappresentano, ossia per la croce il maschile (Viracocha Taitacha Jesus Christo, ossia il Padre Sole Gesù Cristo) e per la conchiglia il femminile (Santa Tierra Pachamama, ossia La Santa Madre Terra).
Eseguiti i soffi rituali, la croce e la conchiglia vengono poste al centro del Despacho, l'una dentro l'altra. Questi simboli insieme rappresentano l'alleanza delle forze complementari e contrarie dell'universo (Yanantin).
Fase 2: l'invocazione degli antenati e dei maestri
In questa fase si richiamano le nostre guide spirituali a testimoniare, ponendo nel tavolo sacro un oggetto simbolico. Si procede similmente a quanto fatto con i principi del maschile e del femminile, ossia con l'uso del soffio rituale.
I nomi dei Paqo (sacerdoti-sciamano) della tradizione andina a me pervenuti sono:
- Don Manuel Pinta
- Don Julian Ch'allayku
- Don Benito Quoriwaman
- Don Juán Nuñez Del Prado
- Il nome del mio insegnante
Secondo quello che mi è stato insegnato, è sufficiente richiamare i tre antenati più vicini a noi. Questa parte del rituale è opzionale, ma può essere significativa per chi è particolarmente legato ad una tradizione spirituale specifica.
Anche se non ci si sente legati alla tradizione andina, comunque, può comunque essere utile invocare i propri antenati o utilizzare simboli che riconosciamo e che ci mettano a nostro agio (ad esempio Yggrasil per può rappresentare questo aspetto per chi si riconoscesse nel paganesimo norreno).

Fase 3: l'invocazione degli spiriti
Arrivati a questo punto del rito si prendono le foglie prescelte per comporre i Kintu. Come detto, tre foglie di lauro o ulivo tenute in mano dalla parte del picciolo costituiscono un Kintu "all'italiana". Si recita una breve invocazione dello spirito prescelto, chiedendogli di unirsi al nostro "tavolo sacro", accettare i nostri doni e offrirci il supporto nel nostro intento.
Fatto ciò, il Kintu viene "caricato" di amore, conoscenza e volontà (i tre poteri dell'essere umano). Questo avviene sempre tramite l'utilizzo dell'intenzione (ossia concentrandosi sull'intento che abbiamo) e di tre soffi rituali che infondono i tre doni nel Kintu. Fatto ciò, il Kintu è diventato un mezzo per comunicare con lo spirito prescelto e viene quindi riposto sul nostro tavolo sacro.
Santa Tierra Pachamama, Wiracocha Taitacha Jesus Christo chasqi waiqo kay despachuta, kalpachiwaiqo.
Apu Sant'Ambrogio chasqi waiqo kay kintuta, kalpachiwaiqo.
Apu Santa Maria Nascente chasqi waiqo kay kintuta, kalpachiwaiqo.
Apu Monte Stella chasqi waiqo kay kintuta, kalpachiwaiqo.
Apu Collinetta Lambro chasqi waiqo kay kintuta, kalpachiwaiqo. (Invocazione a Madre Terra, Padre Sole e ai principali Apu Milanesi in lingua Quechua, che ho malamente trascritto)
I Kintu impiegati in un Despacho sono sempre in multipli di 4. Anche l'ordine con cui ci si rivolge agli spiriti, e quindi l'ordine con sui sì dispongono i Kintu sul foglio, è importante e segue una disposizione tradizionale che ruota in senso orario.
I Kintu offerti agli Apu superiori maschile e femminile vanno posizionati il primo sul lato in alto (1) e il secondo sul lato basso (2) dello spazio sacro, mentre i Llacta maschile e femminile sono posizionati rispettivamente a sul alto sinistro (3) e destro (4). Via via seguono i restanti Kintu, secondo lo stesso schema. Questo ordine riflette un'armonia cosmica e aiuta a focalizzare l'energia del Despacho.
Fase 4: l'aggiunta di simboli e doni accessori
Oltre ai Kintu (e seguendo lo stesso metodo descritto sopra) nel Despacho possono essere inclusi doni di vario genere come caramelle, fiori, banconote finte e altri oggetti simbolici. Anche questi elementi aiutano a focalizzare l'attenzione sull'obiettivo del rituale.
Se si volesse inviare un Despacho per aiutare una persona, ad esempio, si potrebbe inserire una sua foto nella composizione. Un Despacho completo è molto simile ad un Mandala: una composizione molto artistica, piacevole all'occhio e geometricamente bilanciata.

Fase 5: la chiusura e la spedizione del Despacho
Al termine della creazione del nostro Despacho si rimuovono gli elementi che si non desidera "spedire". Vengono tolti la croce, la conchiglia ed eventuali altri oggetti che potrebbero essere riutilizzati o che non dovrebbero essere bruciati o lasciati alla natura (ricordiamoci di rispettare Madre Natura anche in senso ecologista).
Il foglio viene piegato in tre verticalmente e poi orizzontalmente, creando un pacchetto chiuso, che può essere infine legato con uno spago. Si eseguono ulteriori tre soffi sul nostro dono così impacchettato. Quindi questo viene rilasciato in acqua corrente, bruciato o sepolto a seconda delle esigenze.
Nel caso specifico che ho descritto il Despacho è stato bruciato tramite un semplice accendino (fai sempre attenzione quando si maneggia il fuoco!). Il modo in cui il Despacho viene "accettato" può fornire delle indicazioni importanti su come è stato accolto dal Cosmo.
Fase 6: dopo il Despacho
A questo punto, è necessario impegnarsi in prima persona per realizzare le nostre richieste. In questo modo gli spiriti saranno testimoni della nostra volontà di raggiungere il nostro obiettivo e sarà più probabile che diano una "spintarella".
Conclusioni
Nel mio caso, la richiesta che feci agli spiriti fu pienamente esaudita. Il Paqo direbbe che gli spiriti mi ascoltarono, lo scienziato direbbe che fu una pura casualità unita all'autosuggestione (vedi "profezia che si autoavvera"). Si crearono le condizioni intorno a me che, senza che me ne rendessi conto, portarono al risultato in tempi brevi e con relativamente poco sforzo da parte mia.
Punti chiave
- 🔑 Il principio di dare e ricevere energia in equilibrio è fondamentale.
- 🔑 L'offerta deve essere infusa di amore, conoscenza e volontà .
- 🔑 È consigliabile adattare la cerimonia alla cultura ed alle esigenze personali.
Per approfondire


Parole chiave
- Cerimonia del Despacho
- Haywarisqa
- Kausay Puriy
- Hatun Karpay
- Ayni
- Popolo Q'ero
Domande e risposte
Posso fare un Despacho se non faccio parte della tradizione culturale andina?
È possibile fare una offerta agli spiriti indipendentemente dalla tradizione. Per esempio, la spiritualità andina è sopravvissuta alla dominazione spagnola anche grazie alla capacità dei Q'ero di integrare la cristianità nella loro cultura, creando un interessante sincretismo. I simboli e le credenze sono personali e sono solo dei mezzi per comunicare con le Energie Viventi.
Posso fare un Despacho da solo o è necessaria la guida di uno sciamano esperto?
È possibile farlo da soli, ma avere la guida di un custode della tradizione andina (Paqo) può essere utile.
Posso fare un Despacho per scopi diversi da chiedere aiuto agli spiriti?
Il Despacho può essere utilizzato per vari scopi, tra cui esprimere gratitudine agli spiriti, onorarli, cercare guida spirituale, chiedere protezione o benedizioni, o persino per scopi di guarigione.
Posso eseguire un Despacho più di una volta per la stessa intenzione?
Sì, è possibile eseguire un Despacho più di una volta per la stessa intenzione, se la situazione o l'obiettivo richiedono un ulteriore lavoro energetico.
Posso condividere il mio Despacho con altre persone o deve essere un rituale individuale?
È possibile condividere il rituale del Despacho con altre persone. In effetti, questo è proprio il caso del Despacho che ho raccontato, in quanto è stato condiviso da un piccolo gruppo di praticanti.
Cosa si può ottenere con un Despacho?
Innanzitutti bisogna richiedere qualcosa di realizzabile (non miracoli) e mettersi nelle condizioni più favorevoli. Bisogna più essere molto specifici e chiari nel formulare la richiesta, così che non ci possano essere fraintendimenti. Inoltre potrebbe esserci chiesto qualcosa in cambio del favore ricevuto, quindi è importante rimanere in ascolto.
Ci sono momenti specifici dell'anno o occasioni particolari in cui il Despacho è più efficace?
Nella tradizione andina ci sono momenti specifici dell'anno, come i solstizi e gli equinozi, considerati particolarmente propizi. Tuttavia, il rituale può essere eseguito in qualsiasi momento lo si desideri.
Ci sono precauzioni da prendere quando si esegue un Despacho?
Bisogna fare molta attenzione se si intende bruciare il Despacho. È consigliabile farlo in un luogo sicuro, ben ventilato ed essere muniti di acqua o di un estintore. È inoltre raccomandato usare oggetti ecologici e biodegradabili per le offerte, scegliendo inoltre con attenzione e rispetto l'ambiente circostante.
Fare un Despacho mi sembra molto complesso. Posso farlo diversamente?
Il rito può essere personalizzato in molti modi. Attenzione ed intenzione sono le componenti fondamentali perché abbia un buon esito. Una offerta più semplice consiste nel donare un singolo Kintu ad un Apu, alla Santa Tierra Pachamama o a Wiracocha Taitacha Jesus Christo.